Neuropsicologia: domande e risposte

La formazione del Neuropsicologo

La Neuropsicologia è una branca della Psicologia.

Lo specialista in Neuropsicologia è uno Psicologo che ha frequentato una scuola di specializzazione Universitaria.

Scuole di specializzazione in Italia:

  • Milano, Bicocca
  • Milano, Cattolica
  • Napoli, Università degli studi della Campania.
  • Padova, Università degli studi di Padova
  • Roma, Sapienza
  • Torino, Università degli studi di Torino
  • Trieste, Università degli studi di Trieste

Di cosa si occupa un neuropsicologo?

Lo specialista in Neuropsicologia è un professionista sanitario specializzato nel campo dei disordini cognitivi ed emotivo-motivazionali associati a lesioni o disfunzioni del sistema nervoso nelle sue varie epoche di vita (sviluppo, età adulta, anziani).

Quando bisogna rivolgersi al neuropsicologo?

Età dello sviluppo:

In tale ambito, i motivi di consulenza più frequenti sono: disturbo dello spettro autistico; disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia); valutazione delle abilità intellettive (quantificazione del quoziente intellettivo, certificazione plusdotazione cognitiva); Disturbi della comunicazione; Adattamento scolastico; condizioni genetiche (per es. sindrome di Down).

Età adulta:

Può essere utile contattare un neuropsicologo in caso di: sclerosi multipla (per maggiori info clicca qui); ictus (leggi l’articolo); tumori cerebrali; afasia (per maggiori info clicca qui); neglect (leggi l’articolo); emianopsia; interventi neurochirurgici; epilessia; altre patologie neurologiche; trauma cranico (leggi l’articolo)

Anziani:

Le condizioni che richiedono la consuelenza neuropsicologica sono: demenze (per es. Alzheimer, m. di Parkinson, Demenza fronto-temporale, per maggiori info clicca qui); Formazione caregiver (clicca qui per leggere l’articolo).

Situazioni giudiziarie o pensionistiche

Alcuni esempi:

Minori

  • Affidamento di minori in contesti familiari ed extra-familiari
  • Ascolto protetto
  • Valutazione competenze genitoriali
  • Valutazione profilo psicologico in fase di pre-adozione

Adulti

  • Valutazione delle capacità di concludere validamente atti o contratti (nullità di testamento, matrimonio, donazione, contratto).
  • Valutazione nelle procedure di limitazione della capacità di agire per malattia (interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno).
  • Valutazione dei danni psicologici in seguito a eventi dolosi o colposi.
  • Valutazione cognitiva e comportamentale a fine pensionistico o assicurativo.

Che cos’è la valutazione neuropsicologica (o cognitiva)?

La valutazione neuropsicologica è un processo articolato e complesso e consiste nella graduale raccolta, nell’interpretazione e nella sintesi delle informazioni sullo stato cognitivo di un individuo.
L’indagine sullo stato delle funzioni cognitive viene eseguita principalmente attraverso la somministrazione di test. Questo permette l’osservazione del comportamento in una situazione specifica e controllata. Pertanto, per giudicare lo stato cognitivo di una persona, è necessario confrontare la prestazione ottenuta al test con i dati normativi (punteggi ottenuti da un gruppo di persone statisticamente rappresentative della popolazione).

Cosa sono i test neuropsicologici?

I test hanno un ruolo fondamentale in neuropsicologia per la loro capacità di colmare i limiti di una valutazione fondata unicamente sull’osservazione. L’utilizzo dei test permette di avere informazioni aggiuntive rispetto a quelle provenienti dall’anamnesi, dal colloquio neuropsicologico, dall’osservazione clinica e dal colloquio con i familiari.
Garantendo una situazione strutturata in cui osservare il comportamento, i test permettono di quantificare la prestazione (ottenere valori numerici) e forniscono informazioni dettagliate sul funzionamento cognitivo. In altre parole, essi collocano il paziente in una situazione in cui utilizzare determinate abilità cognitive necessarie per eseguire i compiti richiesti e permettono al neuropsicologo di valutare queste abilità.

Che cos’è la riabilitazione neuropsicologica (o cognitiva)?

La riabilitazione dei disturbi neuropsicologici riveste un ruolo strategico nel cercare di ridurre la disabilità e favorire il reinserimento sociale in tutta una serie di rilevanti patologie, quali le malattie cerebrovascolari, i postumi di traumatismi cranici, la sclerosi multipla, le demenze, la malattia di Parkinson e altre malattie neurodegenerative.

Come trovare il neuropsicologo più vicino a te?

L’ Associazione Italiana Specialisti in Neuropsicologia (AISN), ha l’obiettivo di diffondere il sapere neuropsicologico e tutelare la figura professionale dello Specialista in Neuropsicologia. Cliccando qui, potrai cercare lo specialista più vicino alla tua città in possesso di titolo e formazione specifica.

Quali sono gli standard di qualità e di certificazione di un neuropsicologo?

É un tuo diritto ricevere una prestazione con caratteristiche di alta qualità che solo un professionista esperto e preparato può garantire. Infatti, lo specialista in neuropsicologia, è quella figura che ha conseguito il titolo presso le scuole di specializzazione universitarie di durata quinquennale. Il riordino delle Scuole di Specializzazione (Decreto Ministeriale del 24 luglio 2006, pubblicato nella GU del 21 ottobre 2006), ha istituito la Specializzazione in Neuropsicologia sancendo che l’unico percorso formativo valido per acquisire il titolo professionale di “Specialista in neuropsicologia” è quello offerto dalle Scuole di Specializzazione Universitarie in Neuropsicologia aperte ai soli psicologi.
Come deliberato dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP), (art. 1 della L. 56/89, all’art. 51 comma 1 del DPR 328/01 e all’art. 3 comma 1-quinquies della L. 170/03), non è consentito utilizzare il termine “esperto” in quanto fuorviante per la trasparenza del messaggio.

Neuropsicologia in Calabria

I servizi di diagnosi e riabilitazione neuropsicologica in Calabria sono purtroppo inesistenti. Le realtà che più si avvicinano a questo settore, sono rappresentate dai centri per i disturbi cognitivi e demenze, dai centri di Unità Valutazione Alzheimer (centri UVA) o dagli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) ad alta specialità neurologica. Tali centri, non riescono a soddisfare le esigenze di salute dei cittadini calabresi. Inoltre, i Livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse), in Calabria non si sono mai concretizzati rimanendo soltanto un costrutto teorico.
Se ti trovi nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone o Cosenza, e hai avuto a che fare con un evento neurologico, non esitare a contattarmi.

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