Che cos’è l’Afasia

L’afasia è un disturbo della formulazione e della comprensione di messaggi linguistici, che consegue a lesioni focali cerebrali, in persone che avevano in precedenza acquisito un uso normale del linguaggio.
Nella maggior parte dei casi l’Afasia è di origine vascolare: un’arteria cerebrale si occlude o si fessura, con conseguente spargimento di sangue all’interno del cervello, causando quindi nel primo caso un danno ischemico, nel secondo emorragico. Più raramente l’Afasia è dovuta ad un trauma cranico (spesso nei giovani da incidente stradale) o a un tumore cerebrale.

Il deficit consegue generalmente una lesione dell’emisfero cerebrale sinistro e coinvolge le diverse unità del linguaggio:

  • Comprensione del linguaggio (capacità di capire quello che viene detto)
  • Produzione del linguaggio (difficoltà a pronunciare le parole strtturare frasi)
  • Ripetizione delle parole
  • Lettura
  • Scrittura

Spesso l’Afasia si associa a una paralisi della metà destra del corpo e ad altri sintomi, quali per esempio deficit di attenzione, di memoria, aprassia e alterazioni comportamentali.

Il libretto dell’Afasia (Dott.ssa Anna Basso)

La classificazione dei deficit linguistici basata sulla dictomia che contrapponeva i disturbi di espressione a quelli di comprensione, è risultata inadeguata a descrivere le caratteristiche dei deficit afasici. Oggi, infatti, viene prestata maggiore attenzione agli aspetti qualitativi che caratterizzano i deficit linguistici, in particolare sulla contrapposizione fluente/non fluente.

Le afasie fluenti (caratterizzate da eloquio abbondante) includono:

  • Afasia di Wernicke: compromissione relativamente omogenea delle diverse componenti (fonologia, lessico e morfo-sintassi).
  • Afasia di conduzione: si distingue dalla precedente per un prevalente deficit di ripetizione e relativo risparmio della comprensione orale.
  • Afasia amnestica: in questa forma vi è un prevalente deficit di recupero lessicale (anomia) che solitamente emerge tanto ai compiti di denominazione che nell’eloquio spontaneo, senza (o lievi) deficit fonologici o morfo-sintattici e senza deficit di comprensione.
  • Afasia transcorticale sensoriale: caratterizzata da un prevalente deficit di comprensione e un relativo risparmio della ripetizione. Il disturbo si associa spesso a ecolalia (ripetizione dell’ultima parola udita).

Le afasie non fluenti (caratterizzate da eloquio scarso) includono:

  • Afasia di Broca: può essere intesa come un deficit principale delle capacità morfo-sintattiche (agrammtismo) e/o della realizzazione articolatoria (disartria) che lascia relativamente intatte le capacità fonologiche e semantico-lessicali.
  • Afasia globale: è la forma più grave tra i deficit di linguaggio non fluenti. L’eloquio è limitato a poche parole stereotipate e vi è sempre un grave deficit di controllo articolatorio. Comprensione e ripetizione sono alterate in modo grave, come la lettruae la scrittura.
  • Afasia transcorticale motoria: l’aspetto caratteristico è la riduzione della produzione spontanea orale e scritta, che si associa a una capacità relativamente intatta di denominare, ripetere, leggere ad alta voce e scrivere sotto dettato.
  • Afasia transcorticale mista: vi è un grave deficit di comprensione e di produzione e un relativo risparmio della ripetizione.

Mediante un’accurata valutazione neuropsicologica effettuata da uno specialista con adeguata formazione, è possibile quantificare il deficit e impostare il trattamento riabilitativo. Ricordate che è un vostro diritto ricevere prestazioni di alta qualità che soltanto professionisti con un adeguato percorso di studio possono garantire.

Un importante lavoro di supporto alla persona afasica e al familiare è svolto dall’A.IT.A. (Associaizoni italiane Afasici).

Bibliografia utile

Amenta, F. Malattia cerebrovascolare e deficit cognitivi. Copyright 2009 Wolters Kluver Health Italy Ltd. Pag: 3-25-193.

– La riabilitazione Neuropsicologica. Mazzucchi. (2011).

– Manuale di Neuropsicologia. Vallar, Papagno. Il Mulino (2011).


– SPREAD, Stroke Prevention And Educational Awareness Diffusion (linee guida italiane di prevenzione e trattamento).VIII Ed. Pag. 39-40- 147-155. Forward 20, 2017