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Alto Potenziale Cognitivo (APC) o Plusdotazione: informazioni utili per genitori e insegnanti

Come riportato nelle linee guida del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (2018), la plusdotazione è una caratteristica riscontrabile in circa il 2% dei bambini o dei ragazzi. Questa condizione è caratterizzata da peculiarità che comprendono aspetti cognitivi, psicologici e relazionali, associate alla presenza di un funzionamento intellettivo superiore alla media. In altre parole:

  • Hanno una grande memoria.
  • Sanno mantenere a lungo la concentrazione.
  • A volte imparano a leggere da soli.
  • Comprendono concetti astratti nei primi anni della scuola primaria..
  • Sanno svolgere più compiti contemporaneamente.
  • Sono dotati di pensiero divergente.
  • Si preoccupano di cose inconsuete per la loro età.

Manca ancora una definizione univoca di plusdotazione. Infatti, alcuni studi non prevedono differenze tra l’ alto potenziale cognitivo e la plusdotazione, altri indicano l’Alto Potenziale a partire da un quoziente intellettivo pari o superiore a 120, mentre la plusdotazione cognitiva con un quoziente intellettivo pari o superiore a 130. Tuttavia, l’uso di un QI di 130 come cut-off è il criterio maggiormente utilizzato, anche se non universalmente accettato.
È importante specificare che avere un alto livello intellettivo, non sempre determina prestazioni egualmente elevate in ambito sociale e scolastico. Pertanto, il mancato riconoscimento di questa condizione costituisce un fattore di rischio, soprattutto nei casi di “diagnosi di multiple eccezionalità” o di confusione con altre condizioni patologiche (per es. Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività, Disturbi dello Spettro Autistico).
La nota del MIUR 562 del 2019 inserisce ufficialmente la plusdotazione tra i Bisogni Educativi Speciali. Tale prassi, attua la prospettiva della personalizzazione degli insegnamenti, la valorizzazione degli stili di apprendimento individuali e il principio di responsabilità educativa.

Come effettuare la valutazione?
Considerando l’importanza di individuare i bambini e i ragazzi plusdotati in modo che le loro potenzialità possano essere riconosciute e valorizzate, nella gran parte dei casi spetta allo psicologo valutare la presenza di questa caratteristica. Di seguito i passaggi individuati dal CNOP:

  • Osservazione: per cogliere tutti gli aspetti legati alla comunicazione non verbale e al modo di relazionarsi con l’adulto.
  • Colloquio con il bambino/ragazzo: l’obiettivo è quello di comprendere il livello di adattamento e di benessere del bambino/ragazzo nei contesti scolastici e in quelli extrascolastici, le relazioni sociali e gli interessi principali.
  • Colloquio con i genitori: la finalità è quella di capire in base a quali elementi hanno ritenuto che il bambino possa essere plusdotato. Si approfondiscono il grado di adattamento, le relazioni sociali e le attività scolastiche ed extrascolastiche.
  • Test di livello intellettivo: il maggiormente utilizzato è la scala WISC, la quale contiene delle norme apposite per chi ottiene punteggi molto elevati. E’ necessario specificare che tutti i test di livello intellettivo devono essere sempre interpretati alla luce della storia personale del bambino, del suo comportamento e del suo vissuto (Pfeiffer, 2015).
  • Altri test di approfondimento: possono essere necessari altri strumenti di valutazione qualora si sospetti la presenza di possibili condizioni cliniche.
  • Restituzione e relazione: la relazione deve includere gli elementi raccolti tramite l’osservazione, quelli emersi dai colloqui e dai test, specificando il livello cognitivo complessivo e i vari indici, il grado di adattamento ai vari contesti, la presenza o meno di disturbi, la valutazione della plusdotazione e le indicazioni didattiche e psicoeducative per i genitori e le altre figure significative.

I familiari e gli insegnanti dovrebbero riconoscere i segnali precoci e le caratteristiche. In seguito alla valutazione, il bambino può essere inserito tra i Bisogni Educativi Speciali e usufruire di un Piano Didattico Personalizzato: è fondamentale che l’ambiente scolastico sia stimolante e che riesca ad alimentare la loro voglia di imparare e di conoscere; è indispensabile altresì che vengano lette con un’altra ottica le difficoltà emotive e relazionali che possono presentare questi ragazzi e che siano sostenuti nell’affrontarle.

Bibliografia utile

– Casino-Garcia, A. M., Garcia-Perez, J., & Llinares-Insa, L. I. (2019). Subjective Emotional Well-Being, Emotional Intelligence, and Mood of Gifted vs. Unidentified Students: A Relationship Model. Int. J. Env. Res. Pub. Health, 16(18). doi: 10.3390/ijerph16183266.
– Consiglio Europeo (1994), Recommendation 1248 – Education for gifted children, Bruxelles.
– https://www.psy.it/wp-content/uploads/2019/05/Linee-Guida-per-la-Valutazione-della-Plusdotazione-Cognitiva-in-Età-Evolutiva_16_2_2019.pdf
– Pfeiffer, S. (2015). Essentials of Gifted Assessment. Hoboken: Wiley.
– Song e Porath, 2005; Clark, 2001.


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